martedì 30 aprile 2013

La Phyla nodiflora var.canescens in climi gelivi

Questa pianta viene spesso descritta come un'essenza per climi con inverni miti ma questo non è esatto.

La Phyla può resistere a temperature intorno ai -20°C senza morire. Dopo diverse forti gelate le foglie si danneggiano progressivamente fino a cadere. La pianta poi rivegeterà tra marzo e aprile con grande vigore (spesso in pochi giorni ricopre il terreno).

I danni estetici invernali si possono limitare (in alcuni casi evitare del tutto) con l'impiego di prodotti protettivi dal gelo (a base di olio di soia, pinolene e diversi estratti vegetali). Si tratta di prodotti che proteggono le foglie e riducono la traspirazione.

Un'alternativa all'impiego di questi prodotti è la scelta di una o più essenze da consociare con la phyla scelte tra piante che presentino una gradevole vegetazione invernale e magari dei fiori.

In ogni caso è sempre fondamentale la scelta della giusta esposizione. La phyla ama il sole e, per vegetare al meglio, ha bisogno di almeno mezza giornata di sole. Questo vale sempre ma ancora di più vale in climi con inverni freddi.

La phyla è una tappezzante da tenere in considerazione anche molte zone d'Italia con climi freddi perchè ha poi molti vantaggi durante la stagione calda (nessuna esigenza idrica dopo la prima stagione e spesso non si tosa mai).


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